Programma GOL

Naturalmente, anche la Regione Calabria ha pubblicato il bando relativo alle modalità di erogazione del Programma Gol. 

BENEFICIARI

Il Programma Gol si rivolge ai seguenti soggetti beneficiari, sottoscrittori di Patto di Servizio o Patto per il Lavoro e pertanto già profilati dal CPI di competenza:

• sostegni al reddito da disoccupazione involontaria (NASpi, DIS-COLL); 
• Reddito di cittadinanza, in particolare i giovani e le donne; 
• ammortizzatori in costanza di lavoro, in riferimento a quanto previsto dalla riforma di cui alla legge di bilancio per il 2022.

La frequenza al percorso formativo da parte del beneficiario e la partecipazione ad eventuali prove di esame finali è obbligatoria.

Ai sensi della disciplina vigente, le sanzioni connesse alla mancata partecipazione alle attività formative vengono distinte a seconda dell’istituto. In particolare, nel caso di fruizione di NASPI o DIS-COLL, si prevede che la “prima mancata partecipazione in assenza di giustificato motivo” è da considerarsi come causa di decurtazione di una mensilità, mentre la decadenza dalla prestazione è prevista in caso di “ulteriore mancata presentazione” (art. 21, co. 7, del d. lgs. n. 150 del 2015). Quanto alla fruizione del Reddito di cittadinanza, invece, dalla mancata partecipazione in assenza di giustificato motivo alle iniziative formative o di riqualificazione discende immediatamente la decadenza dalla prestazione per l’intero nucleo familiare (art. 7, co. 5, lett. c), del d.l. n. 4 del 2019).

PERCORSI FORMATIVI

Gli interventi finanziabili, coerenti con le finalità del presente Avviso, sono i percorsi formativi previsti dal programma GOL, nel rispetto dei LEP vigenti di cui all’ art. 18 del D. Lgs. n. 150 del 2015, come specificati nell’Allegato B) al D.M. 4/2018 e richiamati nella Delibera del Commissario Straordinario n. 5 del 9 maggio 2022 e successiva Delibera n. 6 del 16 maggio 2022, secondo le seguenti tipologie: 

1) Percorsi di aggiornamento (upskilling): sono caratterizzati quali interventi di formazione di breve durata volti a fronteggiare i fabbisogni di nuove competenze, in particolare derivanti dalle dinamiche correlate alle transizioni digitali ed ecologiche e/o agli effetti della pandemia da Covid-19. 

I percorsi di upskilling, articolabili anche in più unità modulari per la relativa attestazione delle competenze acquisite, potranno avere una durata compresa tra un minimo di 40 h fino a un massimo di 150 h per beneficiario. 

L’attestazione delle competenze acquisite o eventuale altro titolo rilasciato al termine di questa tipologia di azione formativa deve avvenire nel rispetto della normativa di riferimento che fissa criteri e contenuti, a fronte della partecipazione al percorso secondo quanto previsto al precedente art. 6.1. 

2) Percorsi di riqualificazione (reskilling): sono caratterizzati quali interventi di formazione professionalizzante di durata più ampia generalmente associabili, ove possibile, ad un innalzamento dei livelli di qualificazione/EQF di partenza e/o al conseguimento, anche per progressiva capitalizzazione, di una qualificazione inclusa nel Repertorio Nazionale. 

I percorsi di reskilling, articolabili anche in più unità modulari per la relativa attestazione delle competenze acquisite, hanno una durata superiore a 150 h e fino a 600 h. 

Tali percorsi, compatibilmente con la durata fruita da ciascun beneficiario, consentono di conseguire, oltre al rilascio di un’attestazione di competenza, anche un attestato di qualificazione (di responsabile, tecnico, operatore), previo superamento dell’esame finale, ai sensi del D. Lgs 13 del 16.01.2013, D.M. 30.06.2015 e della L.R. 18/1985.